INDUSTRIA 4.0 - CREDITO D'IMPOSTA
Gli investimenti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese in ottica Transizione/Industria 4.0 e gli acquisti di beni immateriali connessi (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) restano agevolati fino al 31 dicembre 2025 e, a determinate condizioni, fino al 30 giugno 2026.
Novità per gli incentivi 4.0
La normativa di riferimento è la Legge di Bilancio (comma 44 dell’articolo 1, legge 234/2021), come integrata dal Decreto Aiuti (DL 50/2022).
Il Decreto ha infatti potenziato il credito d’imposta per gli investimenti e la formazione 4.0. In particolare:
• per investimenti in beni immateriali 4.0 l’aliquota al 50% fino 31 dicembre 2022 (o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni);
• per formazione 4.0 le aliquote del credito per la formazione dei dipendenti o il consolidamento delle competenze tecnologiche sono aumentate al 70% per le piccole imprese e al 50% per le medie imprese.
Il Decreto ha infatti potenziato il credito d’imposta per gli investimenti e la formazione 4.0. In particolare:
• per investimenti in beni immateriali 4.0 l’aliquota al 50% fino 31 dicembre 2022 (o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni);
• per formazione 4.0 le aliquote del credito per la formazione dei dipendenti o il consolidamento delle competenze tecnologiche sono aumentate al 70% per le piccole imprese e al 50% per le medie imprese.
Il credito d’imposta per la formazione del personale dipendente finalizzata all’acquisizione o al consolidamento delle competenze per la trasformazione tecnologica e digitale 4.0 (articolo 1, comma 210 e seguenti, legge 160/2019), resta applicabile fino alle spese sostenute nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022.